Sarà sicuramente capitato ad ognuno di noi di rimanere completamente paralizzati con lo sguardo perso o di arrossire di fronte ad una persona che, per qualche motivo, dal modo di fare all’aspetto, ci ha colpiti, destando in maniera decisamente particolare la nostra attenzione. Neanche noi siamo in grado di descrivere bene ciò che ci sta accadendo a livello fisico e neurologico: si tratta di attrazione o di innamoramento?
Tale indecisione sullo stabilire la natura delle nostre emozioni è del tutto normale. Questo perché, nonostante attrazione ed innamoramento siano due concetti completamente differenti, i sintomi di entrambi sono davvero molto simili. In ambedue i casi, infatti, si verifica un’incredibile tempesta di ormoni, neurotrasmettitori e sostanze chimiche che ci permettono di percepire sensazioni estremamente intense. A tal proposito, il nostro organismo rilascia ossitocina, il cosiddetto “ormone dell’amore“, e inizia a produrre un’enorme quantità di dopamina, la “sostanza del desiderio“, e di feniletilamina, la quale riduce l’appetito e ci rende iperattivi.
Alla stato di benessere diffuso indotto dalla dopamina, si aggiunge una trepidazione ed un’agitazione generale determinata dalla noradrenalina, una molecola diffusa nel sistema nervoso che produce adrenalina, provocando eccitazione, entusiasmo ed euforia. Ciò comporta un aumento del battito cardiaco, della pressione sanguigna e della respirazione. Ecco perché sentiamo le famose “farfalle nello stomaco“.
In un secondo momento, quando gli effetti dirompenti della fase iniziale iniziano ad affievolirsi, entra in gioco l’endorfina che, per mezzo della sua azione calmante e rilassante, riporta l’organismo ad una situazione di tranquillità.
Detto ciò, va sottolineato il fatto che recenti ricerche abbiano stabilito che il processo d’innamoramento impiegherebbe dai 90 secondi ai 4 minuti a consolidarsi e durerebbe indicativamente dai 12 ai 18 mesi. Tale “quadro sintomatologico”, fatta eccezione per le coppie che non si frequentano con sistematicità, può protrarsi anche per 3 anni.
La differenza sostanziale tra innamoramento e attrazione risiede nel fatto che quest’ultima è portavoce di un istinto primordiale strettamente collegato alla fertilità. Analizzando tale emozione, numerosi studi hanno dimostrato che quando la si prova, nel cervello si attivano “le parti del piacere”, le medesime che vengono stimolate dalle droghe e dal cibo. Questo, unito agli ormoni sessuali (androgeni ed estrogeni), fa percepire un potenziale partner come assolutamente perfetto, senza alcun tipo di difetto. Insomma: il profilo migliore con cui procreare.
La prima ad aver dettagliatamente spiegato le differenze principali tra innamoramento e attrazione è stata la psichiatra statunitense Judith Orloff.
Secondo la ricercatrice, quando si prova il sentimento dell’attrazione, il soggetto è totalmente concentrato sul corpo e sugli sguardi della persona che ha destato il suo interesse. L’individuo tende poi a mantenere il rapporto nel “mondo della fantasia”, tralasciando qualsiasi discorso concernente l’amore. Per questo motivo, lo stesso desidera unicamente avere un rapporto sessuale con l’altro, senza percepire la necessità di instaurare un dialogo. A seguito dell’atto, non si verificano dunque gesti di tenerezza tra i due, i quali si considerano solamente amanti e non amici.
Nel caso dell‘innamoramento, invece, si percepisce il bisogno di trascorrere tutto il tempo possibile con il partner, in quanto esso ci fa sentire una persona migliore ed il tempo passato insieme sembra volare. Si è inoltre leali nei sentimenti: ambedue i soggetti in questione desiderano la felicità l’uno dell’altro e mostrano fiducia reciproca.
Basandoci su tale analisi possiamo dunque asserire che, nel caso in cui il tuo compagno/a vada in escandescenza o si faccia prendere dall’ansia e dal panico se non ti vede oppure è geloso/a in maniera esagerata, NON SI TRATTA DI AMORE, bensì solo di INFATUAZIONE o di una RELAZIONE TOSSICA.
In conclusione, dal momento che è molto complicato distinguere l’attrazione dall’innamoramento vero e proprio, è consigliabile godersi appieno ogni singolo momento di una relazione alle prime fasi ma di rimandare ogni decisione importante dettata dall’entusiasmo, in quanto potremmo pentircene amaramente. Attendete dunque un po’ di tempo prima di trasferirvi o di cambiare lavoro per amore, per esempio, perché queste scelte vanno fatte con la mente lucida: qualcosa che l'”ebbrezza delle prime volte” non permette.
Se provi difficoltà a comprendere se la tua relazione sia basata sull’amore oppure solamente sull’attrazione fisica o se credi di star vivendo una relazione tossica, puoi rivolgerti al Centro di Psicologia Sole: insieme potremmo far chiarezza ed aiutarti a cancellare tutti quei dubbi che ti stanno assalendo!
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