Tradimento: una parola dall'accezione storicamente negativa

Il tradimento

Tradimento: una parola dall’accezione storicamente negativa

Nell’articolo precedente abbiamo parlato dell’amore: un sentimento molto forte che può evolversi e tramutarsi, infine, in una vera e propria relazione. Ecco: solitamente i film d’amore o le commedie romantiche si fermerebbero qui, con un lieto fine. Tuttavia ognuno di noi è ben consapevole del fatto che non sempre le relazioni siano tutte “rose e fiori”.

Alcune possono infatti concludersi nel giro di poco tempo, nonostante le ottime premesse iniziali, per via di alcune incomprensioni; altre ancora si deteriorano nel corso del tempo oppure giungono ai titoli di coda, in malo modo, a causa di un tradimento. Una parola, quest’ultima, dall’accezione storicamente molto negativa, in quanto derivante dal latino “tradere” = “consegnare”: termine che rimarca l’azione deplorevole commessa da Giuda nei confronti di Gesù nel momento in cui decise, appunto, di consegnare il Messia ai romani.

Il tradimento di Giuda ai danni di Gesù

È proprio a seguito del suddetto episodio che il vocabolo “tradimento” inizierà ad essere utilizzato nel linguaggio comune per etichettare un comportamento ritenuto socialmente e culturalmente errato e inaccettabile. A tal proposito, si può tradire, per esempio, un amico, un collega, il proprio datore di lavoro oppure il/la proprio/a partner.

I risvolti del tradimento

Tutti questi casi sono accumunati dal fatto che vengano meno la fiducia, la lealtà e le aspettative positive riposte nel traditore. Il tradito, dal canto suo, si sentirà probabilmente adirato, confuso, triste, rancoroso ma, soprattutto, deluso. Non solo: il soggetto tradito potrebbe arrivare addirittura a mettere in forte discussione l’immagine che ha di sé, vivere una vera e propria crisi esistenziale e identitaria, nonché diventare completamente diffidente verso le persone in generale.

In particolare, noi ci concentreremo sul più classico dei tradimenti: quello che può verificarsi all’interno di una relazione amorosa. Un discorso che rappresenta ancora un tabù: qualcosa di cui le persone non amano particolarmente discorrere, in quanto l’infedeltà è considerata universalmente un atto ignobile, tanto da costituire ancora reato in alcuni Paesi.

Il tradimento è la principale causa della fine delle relazioni

Perché si tradisce? Cosa spinge una persona a consumare il tradimento? È qualcosa su cui si fantastica a lungo, che prende pian piano sempre più piede nei nostri pensieri e poi viene messo in pratica, oppure accade e basta? Infine, come si può superare questa grande crisi di coppia?

Tradimento programmato e occasionale

Per quanto concerne le relazioni più durature, quelle che, per intenderci, hanno già portato ad un matrimonio e/o a dei figli, spesso il tradimento viene “programmato”: è il traditore stesso a valutare inizialmente la possibilità di darsi all’adulterio, per poi mettere in atto tale fantasia andando alla ricerca di un altro obiettivo erotico.

Tale meccanismo può innescarsi anche nelle relazioni post-adolescenziali, quelle che vanno dai 20 ai 30 anni all’incirca, tuttavia si nota una prevalenza di “tradimenti occasionali”, spesso non pianificati e/o relazionati al consumo di sostanze. In questo particolare caso, è più probabile che il traditore si penta della propria condotta.

Per quali motivi si tradisce?

Si può tradire per tantissime ragioni diverse:

  • secondo la psicoterapeuta belga Esther Perel, dietro ad ogni tradimento si cela un desiderio e/o una paura legata alla morte: l’ansia prodotta dal fatto che la vita sia relativamente breve, soprattutto quella sessuale, ci spinge ad esaudire, in maniera anche un po’ cinica, le nostre curiosità;
  • quando l’amore che tiene unita la coppia non è più sufficiente e si sente, dunque, il bisogno di andare alla ricerca di nuove sensazioni, di qualcosa di diverso, che esuli dalla classica e noiosa quotidianità;
  • quando il partner, specie nelle relazioni più durature, inizia ad apparirci più con le sembianze di un amico/a rispetto ad una persona sessualmente desiderabile;
  • per un bisogno narcisistico di sentirsi indipendenti, di “proprietà di nessuno”, di essere ancora in grado di piacere o di sedurre altri individui;
  • per vendetta e ripicca, quando si è stati/e traditi/e a nostra volta;
  • per insaziabile desiderio sessuale – che può sfociare anche nella sessodipendenza – il quale può spingere l’individuo ad andare alla continua ricerca di incontri occasionali, dal momento che il partner non è in grado di “mantenere i suoi ritmi”;
  • per un bisogno di distinguere in maniera netta la pratica sessuale dall’amore: il soggetto cerca altri partner sessuali per dare libero sfogo alle proprie fantasie e/o parafilie. Fantasie che, nella maggior parte dei casi, non vengono condivise con il/la compagno/a di vita;
  • quando si è profondamente infelici della propria esistenza ma non si ha il coraggio di discuterne apertamente con il partner, magari per timore di litigare oppure perché non si vuole prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi di un’eventuale separazione;
  • ci si innamora di un’altra persona.

Il tradimento può avvenire per tantissime ragioni diverse

Come si supera un tradimento?

Il tradimento spesso conduce alla fine della relazione. È tuttavia possibile, seppur complicato, superare questo spiacevole evento, tenendo sempre a mente, però, che statisticamente chi ha già tradito ha più possibilità di farlo di nuovo.

Innanzitutto, il traditore deve essere pronto a riconoscere le proprie responsabilità, a mettere da parte il senso di colpa e a dimostrare di essere nuovamente meritevole di fiducia, mentre il tradito deve prima essere disposto ad ascoltare le ragioni dell’altro, capire cosa lo ha spinto verso l’infedeltà, per poi mettere in discussione sia se stesso che la relazione stessa, evitando di voler conoscere ulteriori dettagli riguardanti il tradimento. Oltre a ciò, sarebbe opportuno che quest’ultimo si dedicasse ad attività in grado di portare gioia, rinforzare l’autostima e l’identità, magari in compagnia di amici e familiari.

La terapia di coppia può rivelarsi molto utile per superare un tradimento

Per superare l’adulterio, è altresì importante focalizzarsi sul fatto che lo stesso abbia in parte una spiegazione biologica, dal momento che la monogamia non è di per sé naturale, bensì rappresenta un costrutto sociale che, con l’influenza della religione cattolica, ha via via assunto i tratti di una vera e propria norma implicita. Infine, sarebbe consigliabile affrontare una terapia di coppia.

Senti il bisogno di lasciarti alle spalle un tradimento subito oppure vuoi liberarti del senso di colpa derivante dal tuo comportamento fedifrago? Il Centro di Psicologia Sole offre anche un servizio di terapia di coppia che potrebbe aiutarvi a ritrovare la felicità e la serenità di una volta.

 

 

 

 

 

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